Vinicius e Lautaro i calciatori più utilizzati al mondo. L’allarme della FifPro: “Troppe partite, salute dei giocatori a rischio” – Calcio

Vinicius e Lautaro i calciatori più utilizzati al mondo. L’allarme della FifPro: “Troppe partite, salute dei giocatori a rischio” – Calcio



”I calciatori giocano di più, forse troppo”. Attraverso la pubblicazione di un dettagliato report, la FIFPro, l’Associazione internazionale dei calciatori professionisti, ha lanciato il monito ponendo l’attenzione sulle troppe partite durante l’arco della stagione e che questo dato ”può danneggiare la salute fisica e mentale dei giocatori”.

Vinicius doppia Ronaldinho

L’analisi della FIFPro si è focalizzata in particolare su un aspetto: quanti minuti hanno giocato i calciatori rispetto ai protagonisti dello scorso decennio. I numeri parlano chiaro: Vinicius del Real Madrid, a soltanto 22 anni, ha già disputato 18.876 minuti, più del doppio di quanti ne aveva raccolti alla stessa età il connazionale Ronaldinho. Ma non è un caso isolato: lo spagnolo Pedri a 20 anni ha giocato circa 12mila minuti, il 25% più di Xavi. E ancora: Mbappé è attualmente vicino ai 27 mila minuti in carriera, 48% più di Henry alla sua età. Emblematico anche l’esempio dell’inglese Bellingham: il neo acquisto dei Blancos, 19 anni, ha sul groppone 14.445 minuti. Prima di compiere 20 anni, altri campioni inglesi non avevano mai giocato tanto: Rooney 11 mila, Owen 9 mila, Lampard 3,4 mila e Beckham soltanto 829. 

Lautaro stakanovista

FIFPro ha poi elencato i giocatori più presenti nell’ultima stagione. Dietro a Vinicius, che corso per un totale di 56mila chilometri, spicca Lautaro Martinez dell’Inter (62 presenze in stagione). D’altronde i nerazzurri sono arrivati in fondo sia alla Champions League che in Coppa Italia. Non solo: l’Argentina ha raggiunto la finale Mondiale in Qatar e il Toro è entrato in campo in ogni partita esclusa la semifinale con la Croazia. 

Infortuni, la preoccupazione della FifPro

Guardando al futuro prossimo, le previsioni sono tutt’altro che rosee. Con il nuovo format della Champions League aumenterà infatti il numero della partite. ”Il calendario sempre più fitto sta mettendo parecchio stress mentale e fisico ai calciatori di oggi rispetto a quelli della precedente generazione – ha dichiarato il segretario generale della FifPro, Jonas Baer-Hoffmann – e non c’è segno di una soluzione per proteggerli. Il calendario delle partite dal 2024/25 metterà più sotto pressione la loro salute e la loro carriera. Insieme, tutti noi abbiamo un dovere di diligenza nei confronti di questi attori e l’industria deve accelerare l’attuazione di azioni che si prendono cura della loro salute e del loro benessere”. Ma il rischio è che il monito rimanga inascoltato.



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